Sunday 8 October 2017

Il Treno Ha Fischiato Pirandello Metaforex4


quotIl treno ha fischiatoquot di Pirandello: riassunto e Analisi Pubblicata Sulle colonne del ldquoCorriere della Serardquo del febbraio del 1914. Il treno ha fischiato egrave Una novella assai significativa per Illustrare ALCUNE Tecniche narrative TIPICHE dello scrittore agrigentino e per Spiegare, al contempo, la visione del mondo Pirandelliana. Il protagonista della vicenda, vieni Spesso avviene in Pirandello, egrave un esponente della piccola borghesia impiegatizia. Senza alcuna apparente qualitagrave e senza Nessun tratto drsquointeresse: Belluca egrave infatti un grigio ragioniere, scrupolosissimo sul lavoro ed irreprensibile Nella vita privata. Senoncheacute giorno un, Preso da un attacco di rabbia folle. Egli, urlando Che Il Treno ha fischiato, si scaglia Contro il capoufficio, tanto da dover Essere ricoverato in Manicomio delle Nazioni Unite. colomba la diagnosi dei medici, incapaci di FORNIRE ad amici e conoscenti dellrsquouomo Una giustificazione Razionale una degli Eventi a prima vista Assurdi, parla di encefalite o ldquofebbre cerebralerdquo. In realtagrave la narrazione - Che Procede a ritroso, Secondo un percorso assai intricato, un Spiegare le ragioni del gesto di Belluca - ricostruisce un poco a poco il quadro effettivo Che si cela Dietro le apparenze. Se il clima sul posto di lavoro egrave oppressivo, La Vita Tra le mura Domestiche non egrave Meno alienante. Belluca Deve assistere Tre donne Completamente cieche (la moglie, la suocera e la sorella di lei) noncheacute provvedere al mantenimento di causa figlie vedove con figli. Ecco venire ci VIENE descritta la SUA squallida Esistenza Dalla voce narrante, Quella di un Vicino di casa: Ero Suo Vicino di casa, e non io soltanto, ma Tutti Gli Altri della inquilini casa si domandavano Con me venire mai quelluomo potesse resistere a Quelle Condizioni di vita. AVEVA con seacute tre cieche, la moglie, la suocera e la sorella della suocera: QUESTE causa, vecchissime, per cataratta Ialtra, la moglie, cataratta senza, cieca fissa Palpebre Murate. Tutte tre volevano esser Servi di Maria. Strillavano Dalla mattina alla sera percheacute nessuno le serviva. Le due vedove figliuole, Raccolte in casa DOPO la morte dei mariti, Luna con quattro, laltra con tre figliuoli, non avevano mai neacute tempo neacute voglia da badare ad esse se mai, porgevano Qualche ajuto alla madre soltanto. Con lo scarso provento del Suo impieguccio di computista Poteva Belluca dar da mangiare a Tutte quelle bocche Si procurava altro lavoro per la sera, in casa: carte da ricopiare. E ricopiava Tra Gli strilli indiavolati di Quelle cinque donne e di Quei sette ragazzi fincheacute Essi, Tutte dodici, non trovavan posto nia Tre Soli letti della casa. Letti ampii, matrimoniali ma tre. . Alla fine, si Faceva silenzio, e Belluca seguitava a ricopiare Fino a tarda notte, fincheacute La Penna non Gli cadeva di mano e Gli occhi non si chiudevano Gli da seacute. Andava Allora un buttarsi, Spesso vestito, su un divanaccio sgangherato, e subito sprofondava in un sonno di piombo, da cui OGNI mattina si levava a stento, piugrave intontito Che Mai. Cosigrave, un evento banale (altro Elemento ricorrente della narrativa Pirandelliana: si Pensi al finto suicidio di Mattia Pascal o alla scoperta della forma del proprio naso da parte di Vitangelo Moscarda) venire il fischio di un treno, il Che Proietta la mente di Belluca in mondi ldquoaltrirdquo Liberi da ansie e preoccupazioni, egrave ciograve che fa scattare la molla della folle ribellione alla realtagrave. Al punto di vista della gente comune, sconcertata Dalla Reazione del Personaggio principale, si affianca e si Sostituisce Quello del narratore, cui la follia del protagonista pare un naturalissimo Caso, data appunto le miserissime Condizioni di Vita di Belluca, Che con il Suo Comportamento Reclama Uno spazio di evasione da Una situazione impossibile da sostenere. La costruzione narrativa della novella, Molto ben calcolata, proprio obbedisce una this necessitagrave di Illustrare Tra La realtagrave (lapparente impazzimento di Belluca per febbre cerebrale) e le Motivazioni Che Stanno Dietro al gesto. La voce narrante, interna al mondo rappresentato. ricostruisce il filo delle vicende, in cui il Lettore egrave proiettato in medias res MENTRE lordine naturale degli eventi egrave alterato dal ritorno di fiamma finale Che Spiega lenigma del fischio del treno Comrsquoegrave norma, non manca la conclusione ldquoumoristicardquo. tipica di molte novelle pirandelliane. Belluca, su intercessione di un amico, VIENE reintegrato in ufficio DOPO le scuse al Superiore Che, Consapevole della Situazione, concederagrave al sottoposto delle piccole pause in cui Belluca, Ricordando il ldquofischiordquo del treno. Possa fuggire per brevi istanti Dalle Pressioni del mondo reale. Dietro allrsquo enigma di Belluca (Che si reinserisce nel Mondo Reale, ma tenendosi Uno Spiraglio di evasione nel sogno ad occhi aperti e Nella follia Illusoria) crsquoegrave un tratto costitutivo del Ragionamento di Pirandello sullrsquouomo contemporaneo: forse egrave la normalitagrave quotidiana un Rappresentare la vera follia. Luigi Pirandello Edizione di Riferimento Luigi Pirandello Novelle per un anno, a cura di Mario Costanzo, Premessa di Giovanni Macchia, I Meridiani vol. Io, Arnoldo Mondadori Editore, Milano1985 048 - Il treno ha fischiato. Farneticava. Principio di febbre cerebrale, avevano Detto I Medici e lo ripetevano Tutti i compagni dufficio, Che ritornavano una causa, a tre, dallospizio, overano STATI una visitarlo. Pareva provassero un gusto Particolare di darne lannunzio coi termini scientifici, appresi o ora Dai medici, un Qualche collega ritardatario Che incontravano per via: - infiammazione della membrana. E volevan sembrare Afflitti ma erano in fondo cos contenti, Anche per Quel dovere compiuto Nella Pienezza della Salute, usciti da Quel triste ospizio al Gajo azzurro della mattinata invernale. - Morire, pare di no. - Ma che dice Che dice - Sempre la STESSA cosa. Farnetica. E a nessuno Passava per Il Capo Che, data le Specialissime Condizioni in cui quellinfelice viveva da tantanni, il Suo Caso Poteva also Essere naturalissimo E che tutto ci Che Belluca Diceva E che pareva a tutti delirio, sintomo della frenesia, Poteva Anche Essere la Examples pi semplice di tal quale Suo naturalissimo Caso. Veramente, Il Fatto Che Belluca, la sera avanti, sieri fieramente ribellato al Suo capo-ufficio, e il Che poi, allaspra riprensione of this, per poco non Gli sieri scagliato addosso, Dava un serio argomento alla supposizione Che si trattasse duna vera e propria alienazione mentale. Perch uomo pi mansueto e sottomesso, pi greco metodico e Paziente di Belluca non si sarebbe potuto Immaginare. Circoscritto. s, chi laveva Definito cos Uno dei Suoi compagni dufficio. Circoscritto, Povero Belluca, Entro i Limiti angustissimi della SUA Arida mansione di computista, senzaltra memoria Che Non Fosse di Partite aperte, di Partite Semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni nota, libri-mastri, partitarii, stracciafogli e via Dicendo. Casellario ambulante: o Piuttosto, vecchio somaro, Che tirava zitto zitto, sempre dun passo, sempre per la STESSA strada la carretta, con tanto di paraocchi. Orbene, Cento volte this vecchio era somaro Stato frustato, fustigato senza piet, cos per ridere, per il gusto di VEDERE SE SI riusciva a FARLO imbizzire un po, una fargli Almeno Almeno drizzare un po le orecchie abbattute, se non a dar segno di Che volesse levare un piede per Risparmi Qualche Calcio. Niente Sera Prese le frustate ingiuste e le punture Crudeli in santa pace, sempre, senza neppur fiatare, venite SE Gli toccassero, o meglio, venite se non le sentisse pi, avvezzo comera da anni e anni alle continuare Solenni bastonature della sorte. Inconcepibile, dunque, veramente, Quella ribellione a lui, se non venire Effetto duna Improvvisa alienazione mentale. Tanto pi Che, la sera avanti, PROPRIO Gli toccava la riprensione proprio AVEVA Il Diritto di fargliela, il capo-ufficio. Gi sieri Presentato, La Mattina, con unaria insolita, nuova e - cosa veramente enorme, paragonabile, Che così al crollo duna montagna - era Venuto con pi di mezzora di Ritardo. Pareva Che il viso, Tutta un tratto, Gli si Fosse allargato. Pareva Che i paraocchi Gli fossero Tutta un tratto caduti, e Gli si Fosse Scoperto, spalancato dimprovviso allintorno lo spettacolo della vita. Pareva Che Gli orecchi Tutta un tratto Gli si fossero sturati e percepissero per la prima volta voci, suoni non avvertiti mai. Cos ilare, duna ilarit vaga e Piena di stordimento, i sieri Presentato allufficio. E, tutto il giorno, non AVEVA Combinato niente. La sera, il capo-ufficio, Entrando Nella stanza di lui, esaminati i Registri, le carte: - E venire mai Che hai Combinato tuttoggi Belluca lo AVEVA Guardato Sorridente, quasi con dimpudenza unaria, APRENDO Le Mani. - Che significa - AVEVA Allora esclamato il capo-ufficio, accostandoglisi e prendendolo Per una spalla e scrollandolo. - Oh, Belluca - Niente, - AVEVA Riposto Belluca, sempre con Quel sorriso Tra dimpudenza e dimbecillit su le labbra. - Il treno, signor cavaliere. - Il treno Che treno - Ma che diavolo dici - Stanotte, signor cavaliere. Ha fischiato. Lho sentito fischiare. - Sissignore. E se sapesse Dove sono arrivato in Siberia. oppure oppure. Nelle foreste del Congo. Si fa in un attimo, signor cavaliere Gli Altri gli impiegati, alle grida del capo-ufficio imbestialito, erano Entrati Nella stanza e, sentendo Parlare cos Belluca, gi risate da pazzi. Allora il capo-ufficio - Che Quella sera doveva Essere di malumore - urtato da Quelle risate, era Montato su Tutte le furie e AVEVA malmenato la mansueta Vittima di tanti Suoi scherzi Crudeli. Se non Che, this volta, la Vittima, con stupore e quasi con terrore di tutti, sieri ribellata, AVEVA inveito, gridando sempre Quella stramberia del Treno Che AVEVA fischiato, e il Che, perdio, ora non pi, ora chegli AVEVA sentito fischiare il treno, Poteva PI non, non voleva pi esser Trattato un Quel modo. Lo avevano una forza Preso viva, imbracato e trascinato allospizio dei Matti. Seguitava Ancora, qua, un Parlare di Quel treno. Ne imitava il fischio. Oh, un fischio assai lamentoso, venire Lontano, nella notte accorato. E, subito DOPO, soggiungeva: - Si parte, si parte. Signori, per colomba per Dove e guardava con occhi Tutti Che non erano Pi i Suoi. Quegli occhi, di solito Cupi, senza lustro, aggrottati, ora Gli ridevano lucidissimi, vieni Quelli dun dun bambino o uomo Felice e frasi senza costrutto Gli uscivano Dalle labbra. Cose inaudite, poetiche Espressioni, immaginose, bislacche, Che tanto pi stupivano, in Quanto non si Poteva in alcun modo Spiegare venire, per prodigio qual, fiorissero in bocca un lui, cio una Uno Che finora non sieri mai occupato Daltro Che di Cifre e Registri e cataloghi, rimanendo vengono cieco e sordo alla vita: macchinetta di computisteria. Ora Parlava di Azzurre fronti di montagne nevose, Levate al cielo Parlava di Viscidi Cetacei Che, voluminosi, sul fondo dei mari, con la coda facevan la Virgola. Cose, ripeto, inaudite. Chi Venne un riferirmele Insieme con la notizia dellimprovvisa alienazione mentale rimase per sconcertato, non notando in me, Meraviglia non il Che, ma neppur Una lieve sorpresa. Difatti io accolsi in silenzio la notizia. E il mio silenzio era pieno di dolore. Tentennai Il Capo, Con gli Angoli Della Contratti Bocca in gi, amaramente, e dissi: - Belluca, Signori, non impazzito. State sicuri Che Non impazzito. Qualche cosa devessergli accaduta ma naturalissima. Nessuno se la pu Spiegare, pesce persico nessuno sa bene venire questuomo ha vissuto finora. Io che lo so, figlio sicuro Che mi spiegher tutto naturalissimamente, Appena Lavr veduto e avr parlato con lui. Cammin Facendo verso lospizio ove il poverino era Stato ricoverato, seguitai un Riflettere per Conto Mio: A un uomo che viva venire Belluca finora ha vissuto, cio Una vita quotimpossibilequot, la cosa pi ovvia, lincidente pi comune, un qualunque lievissimo inciampo impreveduto, Che così io, dun ciottolo per via, possono PRODURRE Effetti straordinarii, di cui nessuno si pu dar la Examples, se non appunto Pensa Che la vita di quelluomo quotimpossibilequot. Bisogna condurre la Examples l, riattaccandola un Quelle Condizioni di vita impossibili, ed ESSA apparir Allora semplice e chiara. Chi veda soltanto coda Una, Facendo astrazione dal mostro un cui ESSA appartiene, potr stimarla per sé STESSA mostruosa. Bisogner riattaccarla al mostro E allora non sembrer pi racconto Ma quale devessere. appartenendo un mostro Quel. Una naturalissima coda. Non avevo veduto mai un uomo vivere venire Belluca. Ero Suo Vicino di casa, e non io soltanto, ma Tutti Gli Altri inquilini della casa si domandavano Con me venire mai quelluomo potesse resistere a Quelle Condizioni di vita. AVEVA con s tre cieche, la moglie, la suocera e la sorella della suocera: QUESTE causa, vecchissime, per cataratta laltra, la moglie, cataratta senza, cieca fissa Palpebre Murate. Tutte tre volevano esser Servi di Maria. Strillavano Dalla mattina alla sera persico nessuno le serviva. Le due vedove figliuole, Raccolte in casa DOPO la morte dei mariti, Luna con quattro, laltra con tre figliuoli, non avevano mai n tempo n voglia da badare ad esse se mai, porgevano Qualche ajuto alla madre soltanto. Con lo scarso provento del Suo impieguccio di computista Poteva Belluca dar da mangiare a Tutte quelle bocche Si procurava altro lavoro per la sera, in casa: carte da ricopiare. E ricopiava Tra Gli strilli indiavolati di Quelle cinque donne e di Quei sette ragazzi Finch Essi, Tutte dodici, non trovavan posto nia Tre Soli letti della casa. Letti ampii, matrimoniali ma tre. Zuffe furibonde, inseguimenti, mobili rovesciati, stoviglie rotte, pianti, urli, tonfi, pesce persico Qualcuno dei ragazzi, al Bujo, scappava e andava a cacciarsi fra le tre vecchie cieche, il Che dormivano in letto un a parte, e il Che OGNI sera litigavano anchesse Tra Loro, pesce persico nessuna delle Tre voleva Stare in mezzo e si ribellava QUANDO veniva la SUA volta. Alla fine, si Faceva silenzio, e Belluca seguitava a ricopiare Fino a tarda notte, fringuello La Penna non Gli cadeva di mano e Gli occhi non si chiudevano Gli da s. Andava Allora un buttarsi, Spesso vestito, su un divanaccio sgangherato, e subito sprofondava in un sonno di piombo, da cui OGNI mattina si levava a stento, pi intontito Che Mai. Ebbene, signori: un Belluca, in QUESTE Condizioni, era accaduto un Fatto naturalissimo. QUANDO Andai a trovarlo allospizio, me lo raccont lui Stesso, per filo e per segno. Era, s, Ancora Esaltato PO, ma naturalissimamente. per ci Che Gli era accaduto. Rideva dei Medici e degli Infermieri e di Tutti i Suoi colleghi, Che lo credevano impazzito. - Magari - Diceva. - Magari Signori, Belluca, sieri dimenticato da tanti e tanti anni - ma proprio dimenticato - Che Il Mondo esisteva. Assorto nel continuo tormento Di quella SUA sciagurata Esistenza, assorto tutto il giorno Nei conti del Suo ufficio, senza mai Un momento di respiro, Come una bestia bendata, aggiogata alla Stanga duna nria o dun molino, sissignori, sieri dimenticato da anni e anni - ma proprio dimenticato - Che Il Mondo esisteva. Due sere Avanti, buttandosi a dormire stremato su Quel divanaccio, forse per stanchezza leccessiva, insolitamente, era non riuscito Gli daddormentarsi subito. E, dimprovviso, nel silenzio profondo della notte, AVEVA sentito, da lontano, fischiare un treno. Gli era Parso Che Gli orecchi, DOPO tantanni, chi sa venire, dimprovviso Gli si fossero sturati. Il fischio di Quel treno Gli AVEVA squarciato e Portato via dun tratto La Miseria di citare in giudizio Tutte quelle angustie orribili, e quasi da un sepolcro scoperchiato sieri ritrovato un spaziare anelante nel vuoto arioso del Mondo Che Gli si spalancava enorme Tuttintorno. Sera Tenuto istintivamente alle Coperte Che OGNI sera si buttava addosso, ed era corso col pensiero Dietro un Quel treno Che sallontanava nella notte. Cera, ah Cera, fuori Di quella casa orrenda, fuori di Tutti i Suoi Tormenti, Cera Il Mondo, tanto, tanto mondo Lontano, un cui Quel treno savviava. Firenze, Bologna, Torino, Venezia. tante citt, in cui Egli da Giovine epoca Stato e il Che Ancora, Certo, in quella notte sfavillavano di Luci sulla terra. S, SAPEVA La vita che vi si viveva La vita che un tempo vi AVEVA vissuto Anche lui. E seguitava, Quella vita AVEVA sempre seguitato, mentregli qua, Come una bestia bendata, girava La Stanga del molino. Non ci AVEVA Pensato pi Il mondo sieri Chiuso per lui, nel tormento della Sua Casa, nellarida, ispida angustia della SUA computisteria. Ma ora, ecco, Gli rientrava, vieni per travaso violento, nello Spirito. Lattimo, Che scoccava per lui, in quanto, in this SUA Prigione, scorreva venire un brivido elettrico per tutto il mondo, e lui con limmaginazione dimprovviso risvegliata Poteva, ecco, Poteva seguirlo per citt nota e ignote, lande, montagne, foreste, mari. This Stesso brivido, this Stesso palpito del tempo. Cerano, mentregli qua viveva this vita impossibile, tanti e tanti Milioni duomini sparsi su Tutta la terra, il Che vivevano Diversamente. Ora, nel medesimo attimo chegli qua soffriva, Cerano le montagne nevose SOLITARIE Che levavano al cielo notturno le Azzurre fronti. S, s, le vedeva, le vedeva, le vedeva cos. Cerano Gli Oceani. Le Foreste. E, dunque, lui - ora Che Il Mondo Gli era rientrato nello Spirito - Poteva in Qualche modo consolarsi S, levandosi ogni tanto dal Suo tormento, per prendere con limmaginazione Una boccata daria nel Mondo. Naturalmente, il primo giorno, AVEVA ecceduto. Sera ubriacato. Tutto il mondo, dentro dun tratto: un cataclisma. A poco a poco, si sarebbe Ricomposto. Era Ancora ebro della troppa troppa aria, lo Sentiva. Sarebbe andato, Appena Ricomposto del tutto, un CHIEDERE scusa al capo-ufficio, e avrebbe ripreso come prima la SUA computisteria. Soltanto il capo-ufficio Ormai non doveva pretendente troppo da lui venire per Il passato: doveva concedergli Che di tanto in tanto, Tra Una partita e laltra da registrare, Egli facesse Una capatina, s, in Siberia. oppure oppure. Nelle foreste del Congo: - Si fa in un attimo, signor cavaliere mio. Ora Che Il Treno ha fischiato.

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